
Il Presidente del Coni e Presidente onorario del Circolo Canottieri Aniene, Giovanni Malagò, è stato eletto oggi a Buenos Aires membro del Comitato olimpico internazionale a titolo individuale. La votazione è avvenuta durante la centotrentatreesima Sessione del Cio in corso nella capitale argentina. Malagò ha ottenuto un ampio consenso vedendosi attribuire 66 voti su 74.
Nella storia del Cio, Malagò è il ventiduesimo italiano ed il primo romano ad entrare nel prestigioso consesso olimpico, il 16/o a titolo individuale. Era da 24 anni che l’Italia non vedeva eleggere un membro del Cio con un titolo che si assegna indipendentemente dalla carica ricoperta. L’ultimo ad avere avuto il più prestigioso riconoscimento per un dirigente sportivo era stato Mario Pescante che proprio in questa sessione lascia la parte attiva per raggiunti limiti d’età e diventa membro onorario: dopo di lui, soltanto nomination sulla base dei ruoli ricoperti nelle Federazioni internazionali o in quota atleti.
Diplomatosi al liceo scientifico con 60/60, si laurea in Economia e Commercio con 110 e lode. Fin da giovane pratica diversi sport con una particolare predilezione per il calcio a 5, disciplina nella quale si distingue vincendo tre scudetti con la Roma RCB e 4 Coppe Italia di cui due conquistate con il Circolo Canottieri Aniene. In Brasile nel 1982 partecipa con la Nazionale Italiana al primo mondiale di calcio a 5. Il 19 febbraio del 2013 viene eletto con 40 voti presidente del Coni battendo a sorpresa Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Comitato dal 1993, fermatosi a 35 nonostante l’appoggio del presidente uscente, Gianni Petrucci, e delle maggiori federazione sportive. L’11 maggio 2017 viene confermato Presidente del CONI con 67 voti su 75.
Con Malagò membro Cio l’Italia dello sport assume a livello internazionale un peso maggiore. Mario Pescante che, come detto, termina ora una splendida, Franco Carraro che resterà in carica sino al 1 gennaio 2020, Ivo Ferriani appena confermato alla guida della Federazione internazionale bob e skeleton. Un totale che pochi altri paesi al mondo possono vantare e che certamente va a rafforzare la chance di vittoria della candidatura olimpica invernatle di Milano-Cortina.