La legge delega sulla riforma del fisco è sul tavolo del governo, atterrerà in Cdm entro marzo. La delega va ad incidere su molti nodi del sistema introducendo diverse disposizioni in ottica di razionalizzazione del sistema
di Carlo Longo
Come noto sul tavolo del governo c’è la riforma del fisco, la legge delega, che molto probabilmente sarà discussa in cdm entro marzo, consta di 4 parti e 21 articoli e tocca numerosi nodi. In primo luogo è prevista una riforma dell’Irpef con transizione a tre scaglioni, aliquote più basse alla nuova Ires a due aliquote, e ancora la razionalizzazione del numero delle aliquote Iva oltre che un nuovo sistema fiscale per gli enti locali. Lo apprende l’Ansa, che ha visionato alcune slide preparate dal Mef.
Ires
La legge delega prevede l’introduzione di una nuova imposta sui redditi delle società (Ires) che avrà due aliquote, con aliquota ridotta del 24% per la quota di reddito destinata a investimenti qualificati e/o nuova occupazione entro i successivi due anni.
Irap
E’ previsto il graduale superamento dell’Irap (l’imposta regionale sulle attività produttive) con priorità per le società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti, attraverso l’introduzione di una sovraimposta con base imponibile corrispondente a quella Ires.
Flat Tax
Si prevede l’estensione della flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti premesso che l’obiettivo è entro la legislatura di estendere a tutti la flat tax una volta che si sarà intervenuto sulla riduzione a tre scaglioni di Irpef.
Irpef
Per quanto riguarda l’Ipef è prevista la semplificazione delle norme sui fringe benefit e per il lavoro autonomo si introduce una riduzione delle ritenute sui compensi nel caso in cui il lavoratore debba sostenere altri costi per dipendenti o collaboratori. Prevista, poi, la neutralità fiscale per le aggregazioni e riorganizzazioni degli studi professionali. La delega interviene su tutte le categorie di reddito Irpef (redditi agrari, dei fabbricati, di natura finanziaria, di lavoro dipendente, di lavoro autonomo, d’impresa e diversi) con l’obiettivo di razionalizzare e semplificare il sistema. In relazione ai redditi di natura finanziaria, si prevede, tra le altre cose, il raggruppamento dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria in un’unica categoria reddituale soggetta a tassazione in base al principio di cassa e di compensazione e un’imposta sostitutiva agevolata sui redditi di natura finanziaria conseguiti dalle casse di previdenza
Cedolare secca
Allo studio del governo vi è la possibilità di estendere il regime della cedolare secca anche per immobili non abitativi
Il tributo unico
Con l’obiettivo di razionalizzare il sistema la delega prevede la scomparsa di alcuni tributi considerati “mini” quali l’imposta di bollo, quella catastale, le tasse ipotecarie, la tassa di successione. Questi tributi saranno sostituiti da un unico tributo “eventualmente in misura fissa”. Inoltre, saranno potenziati i servizi telematici per semplificare gli adempimenti.
Semplificazione del sistema di riscossione
La legge delega interviene anche sul sistema della riscossione prevedendo un progressivo superamento del ruolo e un accesso semplificato alle forme di rateizzazione in 120 rate, sarà poi ampliato il termine di efficacia degli atti di riscossione in maniera da rendere più rapido il recupero ed evitare dispersioni burocratiche riducendo, così, i costi per lo Stato.
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