Alibaba, uno dei più grandi colossi della tecnologia della Cina, ha rinunciato all’idea di scorporare e quotare in borsa il suo settore del cloud da 11 miliardi di dollari. La tensione diplomatica con gli Stati Uniti sul dominio tecnologico ha portato l’azienda a ripensare la sua strategia. Le decisioni però hanno condotto as un crollo in borsa
di Mario Tosetti
Alibaba, il leader del commercio elettronico in Cina, si trova in un momento di grande difficoltà. La situazione pandemica del Covid-19, i suoi sforzi per recuperare mercato fatti in favore dei concorrenti come Douyin e PDD, e la crisi del settore tecnologico del Paese hanno condizionato notevolmente le strategie dell’azienda.
In un tale contesto critico, l’annuncio dello stop al piano di scorporo e quotazione in borsa del settore cloud -da 11 miliardi di dollari- è stato un fulmine a ciel sereno. L’attività di divisione in sei società, precedentemente pianificata, è stata bloccata e sostituita con un “reset” strategico volto a una riorganizzazione aziendale.
Lo hanno annunciato il neoeletto presidente dell’azienda, Joseph Tsai, e dall’amministratore delegato Eddie Wu, che hanno sottolineato come l’incertezza generata dalle crescenti restrizioni Usa sulle vendite di chip alla Cina abbia costretto Alibaba a rivedere i propri piani. Il nuovo focus dell’azienda sarà concentrato sull’investimento, ritenuto cruciale per favorire lo sviluppo di un’infrastruttura interconnessa e ricca di risorse.
Anche Tencent, altro gigante dell’e-commerce cinese, ha messo in evidenza il problema delle restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti. Questi limiti, volti a prevenire l’acquisizione di chip avanzati da parte del governo cinese a scopi militari, stanno colpendo in modo significativo anche il settore privato del Paese.
Gli esperti del settore affermano che vari fattori potrebbero aver influenzato la decisione dell’azienda. Tra questi, l’attività nel settore del cloud che ha visto una crescita lenta e una perdita di quote di mercato negli anni, e il controllo governativo a causa di presunte violazioni della sicurezza.
Il leader del settore dell’e-commerce nella nazione asiatica è comunque determinato e si è dichiarato pronto a concentrare le energie sul futuro, puntando al rilancio nonostante le difficoltà e le sfide che dovrà sicuramente affrontare.
La risposta in borsa all’inversione di Alibaba è stata rapida: le azioni sono crollate del 10% a Hong Kong, spazzando via più di 22 miliardi di dollari di valore di mercato.
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