Il neopresidente argentino, Javier Milei, propone l’emissione di un bond perpetuo come risoluzione del debito di 16 miliardi di dollari risultante da un contenzioso legale sulle finanze pubbliche
di Mario Tosetti
L’Argentina si trova di fronte a un contenzioso finanziario di 16 miliardi di dollari correlato alla nazionalizzazione della compagnia energetica Yacimientos Petrolíferos Fiscales (YPF). Come soluzione a questo problema, Javier Milei, il neopresidente argentino, ha proposto l’emissione di bond perpetuo.
A seguito di un contenzioso legale a New York per supposti “errori legali” nell’operazione relativa a YPF, l’Argentina deve iniziare il pagamento di 16 miliardi di dollari entro il 10 gennaio, con un’ammanco di 6,2 miliardi di dollari diretti a Burford Capital, il fondo di contenzioso legale che ha avviato la richiesta di risarcimento nel 2015. Nonostante l’Argentina abbia chiesto una dilazione di 30 giorni sul pagamento, è stata respinta, lasciando appena due settimane per rispettare la scadenza.
Il bond perpetuo, o “consols bond” in inglese, è un’obbligazione senza scadenza che prevede il pagamento di cedole fisse per un periodo di tempo infinito. I vantaggi principali di questo strumento risiedono nella prospettiva di un flusso costante di pagamenti nel tempo, mentre lo svantaggio principale è l’impossibilità di riscattare completamente il debito.
Milei ha proposto l’istituzione di una nuova tassa, la “Kicillof tax”, per finanziare l’emissione del bond perpetuo. Con riferimento ad Axel Kicillof, attuale governatore di Buenos Aires e ministro dell’Economia all’epoca dell’acquisizione nel 2013, Milei ha progettato questa tassa come un promemoria per gli argentini del “mostruoso errore commesso da Kicillof”.
La proposta di Milei arriva in un momento di sfide finanziarie per l’Argentina, tra cui il rimborso ai creditori coinvolti nella ristrutturazione del debito di 65 miliardi di dollari nel 2020 e la rinegoziazione di un accordo da 44 miliardi di dollari con il Fondo Monetario Internazionale.
Milei ha inoltre proposto altre misure, tra cui la convocazione di un referendum in caso di stop del Congresso al suo decreto con misure di austerity e l’emissione di banconote da 20mila e 50mila pesos, pari a circa 22 e 56 euro.
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